Kuwait
Stato dell'Asia sud-occidentale, si affaccia sul Golfo Persico e confina con due altri Stati: l'Arabia Saudita e l'Iraq
L'economia è basata sull'industria petrolifera dato che il Kuwait possiede il 10% delle riserve petrolifere mondiali e si posiziona al quinto posto al mondo dopo Arabia Saudita, Canada, Iran e Iraq.
Dunque, la risorsa fondamentale del Paese è il petrolio, che contribuisce al 50% del PIL e al 90% delle esportazioni Sempre dall'industria petrolifera proviene l'80% delle entrate pubbliche.
L’estrazione del greggio avviene da circa 700 pozzi in tutto il Paese e nelle isolette dominate dal Kuwait. Altre installazioni industriali producono prodotti chimici, in particolare fertilizzanti, e materiali edili. Un impianto fondamentale per la sopravvivenza del Kuwait, povero di risorse idriche, è lo stabilimento di dissalazione delle acque di mare nel porto di Shuaiba. Il Paese sta cercando di favorire un programma di riforme economiche che permetta di diversificare gli investimenti dei proventi del petrolio, lo snellimento della burocrazia e una maggiore regolamentazione del sistema bancario e finanziario.
Dal punto di vista sociale, il Kuwait è tra i maggiori destinatari di emigranti al mondo, provenienti principalmente da India, Egitto, Bangladesh, Siria, Libano, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Indonesia, Nepal, Iran, Giordania, Etiopia, Iraq.
Un paradiso fiscale secondo la normativa italiana
Il Kuwait è considerato un paradiso fiscale. Il sistema fiscale italiano, col decreto ministeriale del 4 maggio 1999, l'aveva inserito tra gli Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato, nella cosiddetta lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane ed i soggetti ubicati in tale territorio. Il Kuwait, con cdecreto ministeriale del 27 dicembre 2002, essendosi nel frattempo conformato agli standard internazionali, è stato rimosso dalla Lista. Il Kuwait è membro, insieme a Qatar, Bahrain, Oman, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, del Consiglio di Cooperazione del Golfo Persico (CCG).
Aspetti politico-costituzionali
Il Kuwait è una monarchia costituzionale con un sistema di governo parlamentare. Il Capo dello Stato è l'Emiro, un titolo semi-ereditario. L'Emiro nomina il Primo Ministro che è coadiuvato da un Consiglio dei Ministri. Il Parlamento, o Assemblea Nazionale, consta di 50 membri che vengono scelti in elezioni che si tengono ogni quattro anni, cui si aggiungono i ministri in carica. Il Parlamento ha il potere di rimuovere il Primo Ministro o un qualsiasi ministro e di confermare la nomina del principe ereditario e dell'Emiro. Fino al 2005 avevano il diritto di voto solo i maschi adulti, cittadini da almeno 30 anni e non membri delle forze armate per un totale di 139.000 elettori (il 15% dei cittadini e meno del 5% della popolazione). Il 16 maggio 2005 il Parlamento ha esteso il diritto di voto alle donne. Tuttavia, dato che il conseguimento della cittadinanza kuwaitiana è molto difficile, e che la maggioranza della popolazione è costituita da immigrati e dai loro discendenti, gli elettori costituiscono solo il 10% della popolazione.
Il sistema fiscale
Il sistema fiscale del Kuwait si basa sul Decreto n. 3 del 1955 e sulla legge n. 23 del 1961, che disciplina il reddito delle imprese in zone specifiche. L'Assemblea nazionale del Kuwait ha approvato la legge del 26 dicembre 2007, in vigore dal 3 febbraio 2008, che ha modificato diverse disposizioni Decreto n ° 3 del 1955, in particolare ha modificato la normativa fiscale che interessa le imprese straniere che operano in Kuwait.
Non vi è alcuna imposta sul reddito delle persone fisiche in Kuwait. Infatti, non esiste un sistema fiscale sul reddito personale in Kuwait sia sulle retribuzioni che sui redditi derivanti da attività commerciali. Non esistono tasse sulle vendite o l'imposta sul valore aggiunto, né imposte sulla proprietà, ecc, il che significa gli individui (kuwaitiani o cittadini espatriati) e le società del Kuwait non sono soggetti all'imposta sul reddito.
I datori di lavoro e i lavoratori devono, però, versare i contributi previdenziali; in particolare, i datori di lavoro devono versare mensilmente i contributi previdenziali che coprono vecchiaia, invalidità, morte e in misura pari al 11, 5% dello stipendio mensile del dipendente. Per i lavoratori la contribuzione è pari all’8% dello stipendio mensile fino ad un massimo di 2.750 KWD al mese.
Per i dipendenti che sono cittadini di altri Paesi membri del GCC sono dovuti i contributi previdenziali mensili, sia dal datore di lavoro che dal dipendente a tassi variabili applicati al salario mensile del dipendente stesso.
Esiste anche un regime di assicurazione per malattia che si applica a tutti i residenti espatriati in Kuwait. Il premio assicurativo annuale è dovuto al momento della domanda iniziale o del rinnovo del permesso di soggiorno del soggetto espatriato. Il premio è pari a 50 KWD per gli espatriati che lavorano in Kuwait e varia da 10 KWD ad 30 KWD per altri espatriati residenti. Nessun'altra forma di sicurezza sociale si applica ai soggetti espatriati.
Tassazione delle persone giuridiche straniere
Una società straniera impegnata in attività commerciali in Kuwait, direttamente o indirettamente, è tenuta a pagare l'imposta sul reddito. Le società del Kuwait con partner o azionisti esteri non sono soggette ad imposizione, tranne che tali azionisti o soci non siano società straniere straniere, nel qual caso è imponibile solo la quota dei proventi della società estera. Tale imposizione non si applica alle operazioni in Kuwait di società costituite nell’ambito dei Paesi della GCC, quando la società è interamente di proprietà di cittadini del GCC. Tuttavia, le aziende del GCC con proprietà straniera sono soggetti a tassazione nella misura della proprietà straniera.
L’imposta si applica agli utili netti di società estere che operano in Kuwait, con un’aliquota del 15%, indipendentemente dal luogo dove la società ha sede. Sono imponibili gli utili derivanti da un contratto eseguito parzialmente o totalmente in Kuwait; i redditi derivanti dalla vendita, locazione o concessione in franchising di utilizzare o sfruttare marchi, brevetti o copyright; le commissioni d’intermediazione; gli utili derivanti da attività industriali e commerciali; gli utili provenienti dalla cessione di attività; gli utili derivanti dall'acquisto e vendita di beni o la proprietà o diritti ad essi relativi; gli utili da locazione immobiliare, gli utili derivanti dalla prestazione di servizi.
Il reddito imponibile è determinato al netto di tutte le spese e i costi sostenuti, tra cui: stipendi, salari, bonus, indennità di fine servizio, tasse, fatta eccezione per l'imposta sul reddito, ammortamenti, contributi, donazioni e sovvenzioni versate agli enti kuwaitiani privati e pubblici, ecc. Non sono invece deducibili dal reddito imponibile: le spese personali e private e gli oneri non inerenti all’attività d’impresa ovvero non direttamente sostenute allo scopo di generare profitti; multe, penali, perdite, ecc. Con riferimento a queste ultime, la legge stabilisce che possono essere dedotte dal reddito imponibile e portate in avanti nei tre anni successivi a quello in cui si sono verificate. Le plusvalenze da cessione di attività e di azioni da parte di società estere sono trattate come normali profitti aziendali e sono soggetti a tassazione con l’aliquota del 15%.
Withholding Tax (WHT)
Secondo la legge n° 2 del 2008, i dividendi percepiti dagli investitori in società quotate nella Borsa del Kuwait sono soggette a una ritenuta del 15%. L'imposta deve essere trattenuta all'estero dal depositario dell’investitore o dall’intermediario in Kuwait. L’Autorità fiscale richiede al depositario locale o a un broker dell'investitore straniero di fornire informazioni circa l'investitore straniero, di detrarre il 15% di tasse sul pagamento dei dividendi all’investitore straniero e di riversare al fisco l’imposta entro 30 giorni dalla data di ritenuta.
Obblighi strumentali, dichiarazioni, versamenti
L'anno fiscale in Kuwait va dal 1° gennaio al 31 dicembre. Tuttavia, su richiesta del contribuente il Ministero delle Finanze può autorizzare un periodo fiscale diverso.
Per il primo o ultimo periodo contabile, una persona giuridica può essere autorizzata a presentare un a dichiarazione per un periodo fino a 18 mesi.
E’ stato introdotto un sistema di tessere fiscali rinnovabili annualmente. Tutti i contribuenti devono possederne una. Infatti, i dipartimenti governativi e le autorità pubbliche non possono intrattenere rapporti con aziende che non sono in possesso di una tessera fiscale attiva. I contribuenti sono tenuti a registrarsi presso l’autorità fiscale e a richiedere la propria tessera fiscale.
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il quindicesimo giorno del quarto mese successivo alla fine del periodo d'imposta. La legge prevede che la richiesta di proroga del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi debba essere presentata entro il quindicesimo giorno del 2 ° mese successivo alla fine dell'esercizio finanziario. Il periodo massimo di proroga che può essere concesso è di 60 giorni.
I bilanci certificati devono essere presentati insieme alla dichiarazione dei redditi che deve essere certificata da un commercialista o ragioniere che esercita la professione in Kuwait registrato presso il Ministero del Commercio e dell'Industria.
L'imposta è dovuta in quattro rate uguali il quindicesimo giorno del quarto, sesto, nono e dodicesimo mese successivi al termine del periodo d'imposta.
Le autorità fiscali hanno facoltà di richiedere alle società entità estera di rivedere le voci della dichiarazioni dei redditi e obbligarla a fornire documenti giustificativi. Le autorità hanno la facoltà di approvare, modificare o ignorare le spese dichiarate.
Imposizione indiretta
L’attuale sistema fiscale del Kuwait non prevede l’imposta sul valore aggiunto o l’imposta generale sulle vendite. Tuttavia, il governo del Kuwait e gli altri paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo Persico (CCG) stanno lavorando per sviluppare un quadro comune per l'attuazione dell’IVA. I Paesi del CCG tra cui Kuwait potrebbero implementare l'IVA per proprio conto, in vista di un accordo comune tra gli stati membri del GCC. In questo contesto, un sistema IVA potrebbe essere implementato in Kuwait nei prossimi anni.
Capitale: Kuwait City
Popolazione: 3.700.000 circa, dei quali due terzi stranieri
Superficie: 17.820 km²
Lingue: arabo (ufficiale), inglese
Forma istituzionale: monarchia costituzionale (emirato)
Moneta: Dinar del Kuwait (KWD)
Accordi bilaterali: Il Kuwait ha siglato trattati più di 45 contro le doppie imposizioni fiscali.
Stato dell'Asia sud-occidentale, si affaccia sul Golfo Persico e confina con due altri Stati: l'Arabia Saudita e l'Iraq
L'economia è basata sull'industria petrolifera dato che il Kuwait possiede il 10% delle riserve petrolifere mondiali e si posiziona al quinto posto al mondo dopo Arabia Saudita, Canada, Iran e Iraq.
Dunque, la risorsa fondamentale del Paese è il petrolio, che contribuisce al 50% del PIL e al 90% delle esportazioni Sempre dall'industria petrolifera proviene l'80% delle entrate pubbliche.
L’estrazione del greggio avviene da circa 700 pozzi in tutto il Paese e nelle isolette dominate dal Kuwait. Altre installazioni industriali producono prodotti chimici, in particolare fertilizzanti, e materiali edili. Un impianto fondamentale per la sopravvivenza del Kuwait, povero di risorse idriche, è lo stabilimento di dissalazione delle acque di mare nel porto di Shuaiba. Il Paese sta cercando di favorire un programma di riforme economiche che permetta di diversificare gli investimenti dei proventi del petrolio, lo snellimento della burocrazia e una maggiore regolamentazione del sistema bancario e finanziario.
Dal punto di vista sociale, il Kuwait è tra i maggiori destinatari di emigranti al mondo, provenienti principalmente da India, Egitto, Bangladesh, Siria, Libano, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Indonesia, Nepal, Iran, Giordania, Etiopia, Iraq.
Un paradiso fiscale secondo la normativa italiana
Il Kuwait è considerato un paradiso fiscale. Il sistema fiscale italiano, col decreto ministeriale del 4 maggio 1999, l'aveva inserito tra gli Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato, nella cosiddetta lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane ed i soggetti ubicati in tale territorio. Il Kuwait, con cdecreto ministeriale del 27 dicembre 2002, essendosi nel frattempo conformato agli standard internazionali, è stato rimosso dalla Lista. Il Kuwait è membro, insieme a Qatar, Bahrain, Oman, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, del Consiglio di Cooperazione del Golfo Persico (CCG).
Aspetti politico-costituzionali
Il Kuwait è una monarchia costituzionale con un sistema di governo parlamentare. Il Capo dello Stato è l'Emiro, un titolo semi-ereditario. L'Emiro nomina il Primo Ministro che è coadiuvato da un Consiglio dei Ministri. Il Parlamento, o Assemblea Nazionale, consta di 50 membri che vengono scelti in elezioni che si tengono ogni quattro anni, cui si aggiungono i ministri in carica. Il Parlamento ha il potere di rimuovere il Primo Ministro o un qualsiasi ministro e di confermare la nomina del principe ereditario e dell'Emiro. Fino al 2005 avevano il diritto di voto solo i maschi adulti, cittadini da almeno 30 anni e non membri delle forze armate per un totale di 139.000 elettori (il 15% dei cittadini e meno del 5% della popolazione). Il 16 maggio 2005 il Parlamento ha esteso il diritto di voto alle donne. Tuttavia, dato che il conseguimento della cittadinanza kuwaitiana è molto difficile, e che la maggioranza della popolazione è costituita da immigrati e dai loro discendenti, gli elettori costituiscono solo il 10% della popolazione.
Il sistema fiscale
Il sistema fiscale del Kuwait si basa sul Decreto n. 3 del 1955 e sulla legge n. 23 del 1961, che disciplina il reddito delle imprese in zone specifiche. L'Assemblea nazionale del Kuwait ha approvato la legge del 26 dicembre 2007, in vigore dal 3 febbraio 2008, che ha modificato diverse disposizioni Decreto n ° 3 del 1955, in particolare ha modificato la normativa fiscale che interessa le imprese straniere che operano in Kuwait.
Non vi è alcuna imposta sul reddito delle persone fisiche in Kuwait. Infatti, non esiste un sistema fiscale sul reddito personale in Kuwait sia sulle retribuzioni che sui redditi derivanti da attività commerciali. Non esistono tasse sulle vendite o l'imposta sul valore aggiunto, né imposte sulla proprietà, ecc, il che significa gli individui (kuwaitiani o cittadini espatriati) e le società del Kuwait non sono soggetti all'imposta sul reddito.
I datori di lavoro e i lavoratori devono, però, versare i contributi previdenziali; in particolare, i datori di lavoro devono versare mensilmente i contributi previdenziali che coprono vecchiaia, invalidità, morte e in misura pari al 11, 5% dello stipendio mensile del dipendente. Per i lavoratori la contribuzione è pari all’8% dello stipendio mensile fino ad un massimo di 2.750 KWD al mese.
Per i dipendenti che sono cittadini di altri Paesi membri del GCC sono dovuti i contributi previdenziali mensili, sia dal datore di lavoro che dal dipendente a tassi variabili applicati al salario mensile del dipendente stesso.
Esiste anche un regime di assicurazione per malattia che si applica a tutti i residenti espatriati in Kuwait. Il premio assicurativo annuale è dovuto al momento della domanda iniziale o del rinnovo del permesso di soggiorno del soggetto espatriato. Il premio è pari a 50 KWD per gli espatriati che lavorano in Kuwait e varia da 10 KWD ad 30 KWD per altri espatriati residenti. Nessun'altra forma di sicurezza sociale si applica ai soggetti espatriati.
Tassazione delle persone giuridiche straniere
Una società straniera impegnata in attività commerciali in Kuwait, direttamente o indirettamente, è tenuta a pagare l'imposta sul reddito. Le società del Kuwait con partner o azionisti esteri non sono soggette ad imposizione, tranne che tali azionisti o soci non siano società straniere straniere, nel qual caso è imponibile solo la quota dei proventi della società estera. Tale imposizione non si applica alle operazioni in Kuwait di società costituite nell’ambito dei Paesi della GCC, quando la società è interamente di proprietà di cittadini del GCC. Tuttavia, le aziende del GCC con proprietà straniera sono soggetti a tassazione nella misura della proprietà straniera.
L’imposta si applica agli utili netti di società estere che operano in Kuwait, con un’aliquota del 15%, indipendentemente dal luogo dove la società ha sede. Sono imponibili gli utili derivanti da un contratto eseguito parzialmente o totalmente in Kuwait; i redditi derivanti dalla vendita, locazione o concessione in franchising di utilizzare o sfruttare marchi, brevetti o copyright; le commissioni d’intermediazione; gli utili derivanti da attività industriali e commerciali; gli utili provenienti dalla cessione di attività; gli utili derivanti dall'acquisto e vendita di beni o la proprietà o diritti ad essi relativi; gli utili da locazione immobiliare, gli utili derivanti dalla prestazione di servizi.
Il reddito imponibile è determinato al netto di tutte le spese e i costi sostenuti, tra cui: stipendi, salari, bonus, indennità di fine servizio, tasse, fatta eccezione per l'imposta sul reddito, ammortamenti, contributi, donazioni e sovvenzioni versate agli enti kuwaitiani privati e pubblici, ecc. Non sono invece deducibili dal reddito imponibile: le spese personali e private e gli oneri non inerenti all’attività d’impresa ovvero non direttamente sostenute allo scopo di generare profitti; multe, penali, perdite, ecc. Con riferimento a queste ultime, la legge stabilisce che possono essere dedotte dal reddito imponibile e portate in avanti nei tre anni successivi a quello in cui si sono verificate. Le plusvalenze da cessione di attività e di azioni da parte di società estere sono trattate come normali profitti aziendali e sono soggetti a tassazione con l’aliquota del 15%.
Withholding Tax (WHT)
Secondo la legge n° 2 del 2008, i dividendi percepiti dagli investitori in società quotate nella Borsa del Kuwait sono soggette a una ritenuta del 15%. L'imposta deve essere trattenuta all'estero dal depositario dell’investitore o dall’intermediario in Kuwait. L’Autorità fiscale richiede al depositario locale o a un broker dell'investitore straniero di fornire informazioni circa l'investitore straniero, di detrarre il 15% di tasse sul pagamento dei dividendi all’investitore straniero e di riversare al fisco l’imposta entro 30 giorni dalla data di ritenuta.
Obblighi strumentali, dichiarazioni, versamenti
L'anno fiscale in Kuwait va dal 1° gennaio al 31 dicembre. Tuttavia, su richiesta del contribuente il Ministero delle Finanze può autorizzare un periodo fiscale diverso.
Per il primo o ultimo periodo contabile, una persona giuridica può essere autorizzata a presentare un a dichiarazione per un periodo fino a 18 mesi.
E’ stato introdotto un sistema di tessere fiscali rinnovabili annualmente. Tutti i contribuenti devono possederne una. Infatti, i dipartimenti governativi e le autorità pubbliche non possono intrattenere rapporti con aziende che non sono in possesso di una tessera fiscale attiva. I contribuenti sono tenuti a registrarsi presso l’autorità fiscale e a richiedere la propria tessera fiscale.
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il quindicesimo giorno del quarto mese successivo alla fine del periodo d'imposta. La legge prevede che la richiesta di proroga del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi debba essere presentata entro il quindicesimo giorno del 2 ° mese successivo alla fine dell'esercizio finanziario. Il periodo massimo di proroga che può essere concesso è di 60 giorni.
I bilanci certificati devono essere presentati insieme alla dichiarazione dei redditi che deve essere certificata da un commercialista o ragioniere che esercita la professione in Kuwait registrato presso il Ministero del Commercio e dell'Industria.
L'imposta è dovuta in quattro rate uguali il quindicesimo giorno del quarto, sesto, nono e dodicesimo mese successivi al termine del periodo d'imposta.
Le autorità fiscali hanno facoltà di richiedere alle società entità estera di rivedere le voci della dichiarazioni dei redditi e obbligarla a fornire documenti giustificativi. Le autorità hanno la facoltà di approvare, modificare o ignorare le spese dichiarate.
Imposizione indiretta
L’attuale sistema fiscale del Kuwait non prevede l’imposta sul valore aggiunto o l’imposta generale sulle vendite. Tuttavia, il governo del Kuwait e gli altri paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo Persico (CCG) stanno lavorando per sviluppare un quadro comune per l'attuazione dell’IVA. I Paesi del CCG tra cui Kuwait potrebbero implementare l'IVA per proprio conto, in vista di un accordo comune tra gli stati membri del GCC. In questo contesto, un sistema IVA potrebbe essere implementato in Kuwait nei prossimi anni.
Capitale: Kuwait City
Popolazione: 3.700.000 circa, dei quali due terzi stranieri
Superficie: 17.820 km²
Lingue: arabo (ufficiale), inglese
Forma istituzionale: monarchia costituzionale (emirato)
Moneta: Dinar del Kuwait (KWD)
Accordi bilaterali: Il Kuwait ha siglato trattati più di 45 contro le doppie imposizioni fiscali.